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1.
€ 14,00
EAN-13: 9791221101188
Adolfo Di Majo
Diritti e rimedi
Edizione:Giappichelli, 2023
Collana:Modelli e rimedi

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Prezzo di acquisto€ 14,00
Descrizione

Descrizione del libro

Si é ritenuto opportuno addivenire ad una riflessione complessiva sul tema del rapporto tra diritti e rimedi, fino a questo momento affidata ad alcuni saggi che il sottoscritto ha dedicato al tema e pubblicati nella Rivi-sta Europa e Diritto Privato. Il “rimedio”, già  in linea approssimativa, può definirsi uno strumento di risposta alla violazione di un diritto o alla mancata soddisfazione di un interesse giuridicamente riconosciuto, ma non enunciato tuttavia in una regola sanzionatoria che é preoccupata principalmente di descrivere la fattispecie e i suoi effetti. Pur essendo il nostro ordinamento un diritto codificato, lo spazio occupato da una prospettiva rimediale appare innegabile. Lo spazio é quello lasciato dalla zona coperta da regole di fattispecie che spesso lasciano scoperti vuoti normativi con riguardo ai molteplici bisogni di tutela manifestati da interessi che restano insoddisfatti. Sembra quasi un paradosso che, ad esempio forme di tutela c.d. specifica, e cioé che assicurano al titolare proprio il conseguimento “del bene della vita” cui esso ha diritto (ad es. la prestazione dovuta) non siano espressamente enunciate, ritenendosi, in via generale, sufficiente che la tutela dell'interesse insoddisfatto abbia luogo per via equivalente e cioé attraverso il risarcimento del danno. Esemplare é la regula aurea del-l'art. 1218 c.c., ove l'inadempimento dell'obbligo non sembra dar luogo ad altro effetto che al risarcimento del danno. Disposizioni sostanzialmente a carattere processuale (come gli artt. 2930 cod. civ. e segg.) presuppongono che esista per loro risposta già  sul terreno del diritto sostanziale. In altro settore é da osservare come le stesse “conseguenze” che si ricollegano alla fattispecie dello inadempimento dell'obbligazione non giungono a ricomprendere effetti che non sono rappresentati nell'oggetto della obbligazione, così come ad es. con riguardo ai c.d. danni che non sono “conseguenza immediata e diretta dell'inadempimento”, secondo un rigido criterio di causalità  (art. 1223 c.c.) ma solo da esso “occasionati” e tuttavia non meno rilevanti dal punto di vista giuridico, onde si pone il problema della loro risarcibilità , perché non ricompresi nell'oggetto della obbligazione. Anche in tale direzione resta aperto il campo di una prospettiva rimediale, che abbia a costituire risposta a tale evenienza. Ma anche il tema della validità  e/o invalidità  dei negozi giuridici può rivelarsi sensibile ad una prospettiva in termini di rimedi, là  dove la rigida applicazione della regola di fattispecie sulla nullità  degli atti (art. 1418 c.c.) lasci privi di tutela interessi residuali, che tuttavia potrebbero trova-re risposta sul terreno dei rimedi. La figura della c.d. “nullità  di protezione”, così prevista dal codice del consumo all'art. 36, può essere utilmente richiamata. Infine, l'intero settore dei rapporti tra soggetti e Pubblica Amm.ne non é indifferente alla tutela per via dei rimedi. Si può addirittura dire che la stessa figura dell'interesse legittimo, che designa la posizione del privato a fronte della P.A. si afferma in una prospettiva rimediale, nella misura in cui con esso si intende porre “rimedio”, oltre che sul terreno (della affermazione) del principio di legalità , anche del risarcimento del danno all'esercizio del pubblico potere che ha deviato dalla sua funzione. In conclusione, la tutela assicurata ed integrata attraverso i rimedi in-tende rappresentare un piano mobile, non limitato alla previsione di azioni tipiche. Occorre cioé tenere conto che la stessa tutela, per sua natura, non é destinata ad esaurirsi nella stessa riaffermazione del diritto leso o violato ma va anche al di là  per ricomprendere aspetti che sono anche al di fuori di essa. Del resto, é lo stesso diritto codificato ad individuare la via del rime-dio, là  dove ad es. attraverso la regola aurea (del risarcimento) del danno “ingiusto” (art. 2043 c.c.), fa a meno del ricorso ad una regola di fattispecie, per ritenere sufficiente che il danno subito dal titolare dell'interesse abbia a qualificarsi contra legem, così da invocare la presenza di una risposta sul terreno dei rimedi. Una possibile lettura sarebbe quella diretta a concentrare il rilievo della prospettiva rimediale sul terreno processuale, approfittando del fatto che il sistema processuale non é più legato al principio della tipicità  delle azioni (v. art. 24 Cost.) e che potrebbe dunque aversi risposta nella discrezionalità  dei mezzi cui i giudici possono fare ricorso a fronte della violazione dei diritti. Sarebbe questa tuttavia una lettura riduttiva della prospettiva rimediale, la quale invece aspira a trovare collocazione proprio sul terreno allocativo dei diritti, provvedendo così ad integrare la regola della fattispecie e dei suoi effetti. Ecco dunque il campo aperto per un sistema di tutela che, al di là  delle regole di fattispecie, individui bisogni di tutela da esse non previste ma pur rientranti nella loro area di normatività . Non si tratta dunque di introdurre per via indiretta forme di riconoscimento e di giuridificazione di interessi “altri” ma di individuare nella c.d. interfaccia dello stesso sistema di tutela dell'interesse, aspetti od effetti da considerarsi in esso implicitamente presupposti e che occorre portare alla luce.

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2.
€ 35,00
EAN-13: 9788892118461
Adolfo Di Majo
Obbligazioni e tutele
Edizione:Giappichelli, 2019
Collana:La didattica del diritto civile

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L'attuale monografia "Esercizi di prudenza giuridica", oltre a privilegiare la lettura dell'obbligazione attraverso il prisma delle sue fonti (contratto e fatto illecito), ne recupera la intera valenza normativa anche sul terreno della tutela, che é terreno poco considerato dalle Narrazioni sulla obbligazione.
La distinzione tra tutela obbligatoria e reale, nonché tra tutela risarcitoria e specifica é ancora interna alle Narrazioni sulla obbligazione.
Trattasi di un discorso trasversale che coinvolge il contratto e il fatto illecito.
Prestazioni, beni e patrimonio, sono i numeri primi della obbligazione. La loro movimentazione ne segnala le vicende. Il messaggio che il lavoro intende lasciare é che anche il metodo di de-costruzione del concetto generico di obbligazione in singole figure tecniche significative, come la distinzione tra regole di fattispecie (riguardanti contratti e fatti illeciti) e regole riparatorie di responsabilità  (riguardanti le conseguenze degli uni e degli altri) abbia a rendere più agevole, specie per gli operatori pratici, la riduzione a sistema delle varie regole giuridiche. (dalla prefazione)

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3.
€ 22,00
EAN-13: 9788892112735
Adolfo Di Majo
La salute responsabile
Edizione:Giappichelli, 2018

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La responsabilità  del medico come delle Strutture sanitarie é un argomento che ha contribuito, nel corso del tempo, ad alimentare un più che vivace contenzioso giudiziario. Trattasi di materia che, per i suoi protagonisti (medico, Struttura sanitaria, paziente) e per l'ampiezza delle forme che può subire la patologia della salute, ha messo in difficoltà  l'uso delle forme tradizionali di tutela, quale il ricorso al contratto (tra Struttura e paziente e tra medico e paziente) o ad una più generica responsabilità  per danni provocati. Ad una giurisprudenza che si é rivelata penalizzante per il ceto medico, dovuta ad una domanda sempre più crescente di cura sanitaria, dato l'allungamento della vita e ad una offerta che ha faticato a mantenere livelli di professionalità  adeguata, ha risposto una strategia difensiva del ceto medico, che ha preteso di ridurre al minimo le sue prestazioni. Il legislatore é intervenuto con il noto decreto Balduzzi (2012), che ha escluso ogni causa di punibilità  per colpa lieve. Successivamente la legge Bianco - Gelli (2017) ha posto più precisi paletti, elaborando linee guida che i medici sono tenuti ad osservare. La giurisprudenza é di nuovo intervenuta, sancendo che non v'é causa di punibilità  ma solo per forma di lieve imperizia, ove le linee guida siano state osservate. Il titolo del libro é significativo della duplice valenza che riveste il tema "salute" non solo quale fonte di responsabilità  per chi entra in contatto con essa ma anche, più genericamente, quale strumento "di responsabilizzazione" per lo stesso paziente, che ne é, in pari tempo, oggetto (del trattamento sanitario) e soggetto (partecipante ad esso). Il libro intende rappresentare, anch'esso, una guida per tutti coloro che con la salute entrano in contatto, offrendo una linea sistematica, tale da porre ordine tra i vari fattori che hanno contribuito ad alimentare un contenzioso sempre più vivace e non facilmente traducibile in linee chiare.

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4.
€ 15,00
EAN-13: 9788834827710
ADOLFO DI MAJO
Le tutele contrattuali. Estratto
Edizione:Giappichelli, 2012

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